Scavenger Hunter

Caro Cristiano,
la domanda che mi hai rivolto è identica a quella che io rivolsi ad Anne Gregory quando le scrissi per complimentarmi per il gioco e chiedere autorizzazione e assistenza per la localizzazione italiana.
Anch'io come te avevo osservato con avidità quella splendida luna dal mondo dei crocevia e avevo fantasticato sulla brochure reperita nel mondo del campeggio. Ecco la sua testuale risposta:
"Il Museo della Luna era uno dei mondi ancora in fase di sviluppo quando Scavenger Hunter fu messo in vendita nel 2006. L'idea era quella di completare questi altri mondi e creare dei pacchetti di espansione da integrare nel gioco, con il duplice scopo di aggiungere nuovi mondi da esplorare ed ampliare le possibilità di selezione random del motore AI (Artificial Intelligence). Purtroppo, dato lo scarso interesse suscitato dal gioco, tutto è rimasto in fase progettuale."

Credo che non ci sia niente da aggiungere, se non chiederci cosa potremmo fare noi giocatori per dare un maggiore sostegno al lavoro degli sviluppatori indipendenti che, come si è visto durante gli ultimi anni, lavorano duro e producono giochi di gran lunga migliori di tanti insipidi sequel di titoli famosi.
Gli ostacoli principali che incontrano questi artisti sono due, entrambi dovuti alla mancanza di un produttore e relativa catena di distribuzione: la vendita online e la lingua.
Le case produttrici si occupano di allestire confezioni accattivanti da esporre nei negozi e di localizzare i giochi nelle lingue principali. Vuoi mettere una schifezza di gioco doppiata o sottotitolata in italiano (nella propria lingua ci si annoia più volentieri) e acquistata comodamente nel negozio sotto casa, da rimirare sul proprio scaffale perché la scatola è lussuosa e magari piena di gadget? Dovremmo staccarci da questa idea romantica e rassegnarci ad acquistare giochi in download digitale o, come nel caso di Scavenger, in confezione essenziale ed inviata per posta con tempi di attesa probabilmente lunghi.
Il problema della lingua purtroppo è consistente; per questo mi sottoposi a mesi di lavoro per creare la mia modesta similpatch.
Nel caso di Scavenger Hunter purtroppo sono arrivata tardi, quando il gioco era già datato e dava problemi di incompatibilità con Windows Vista. Spero di avere miglior fortuna con la promozione di Slip Space!

Vorrei citare, adattandola, una frase bellissima letta nel forum di Caveira proprio a proposito di Slip Space: "L'impegno di chi dà visibilità a un gioco che altrimenti passerebbe inosservato o dimenticato non è inferiore né a quello di chi lo recensisce ne a quello di chi lo crea; siamo una catena."
Ed è questo il punto; bisogna formare una catena per dimostrare alle case produttrici che siamo stanchi delle loro zuppe annacquate e che il futuro delle AG è in mano agli indipendenti pieni di entusiasmo e di idee geniali.
Dan Markosian ha scritto nel suo diario dello sviluppatore di non essere riuscito a trovare un produttore che volesse assumersi il rischio di pubblicare Slip Space: The Burma-Shave Analogy. Dimostriamo a produttori e distributori che il vero rischio consiste nel continuare a mettere sul mercato giochi sempre più stupidi, noiosi e inconsistenti e, in molti -troppi- casi, pieni di bug... chissà che qualcosa non cambi.